Incontro con Alex Zanotelli


Ci sono persone che lasciano il segno. Ovunque vadano, dai quartieri più poveri del mondo alle stanze più importanti del Vaticano. Padre Alex Zanotelli è un missionario comboniano, figura conosciutissima e stimata da giovani e meno giovani per il suo costante impegno nelle lotte al fianco dei poveri, gli ultimi del mondo, dal Sudan al Korogocho al quartiere Sanità di Napoli.
Ho avuto la possibilità di incontrare Padre Alex lo scorso 27 Marzo, a Serre. Presenziava ad un'assemblea locale in merito alla discarica di Macchia Soprana. La sua attenzione per questo grande problema non è mai diminuita e sempre ha dimostrato affetto e vicinanza alle popolazioni di Serre, e tutte le altre vittime dell'inceppato sistema delle discariche in Campania.
In tale occasione Padre Alex ha risposto ad alcune domande per “I cento passi”. Di seguito riporto l'intervista.
Caro Alex, a distanza di più di un anno siamo ancora riuniti, qui a Serre, in nome delle vita e del rispetto per l'ambiente. Lei pensa che la Campania sia destinata a rimanere il fanalino di coda dell'Italia, continuamente dilaniata da crisi a livello sociale ed ambientale, oppure anche altre regioni si troveranno nelle nostre stesse condizioni?
La Campania vive una situazione difficile che riflette le mille difficoltà di un territorio particolare, afflitto dalla camorra, quotidianamente dilaniato da essa. Ma anche in altre zone ci saranno situazioni difficili. Il problema sta nel nostro attuale stile di vita. Viviamo al di sopra delle nostre possibilità. L'11% della popolazione mondiale vive in condizioni di agiatezza. Il resto vive nella povertà. Se tutti vivessero come quell'11% allora avremmo bisogno di quattro pianeti terra per le risorse e altri quattro per le discariche! La mia impronta è trecento volte più grande di quella che dovrebbe essere!
In questa presa di coscienza un ruolo fondamentale è quello delle generazioni più giovani. Eppure i ragazzi sono spesso poco sensibili a tematiche del genere. I giovani, allo stato attuale, rappresentano la speranza per un futuro migliore o la rassegnazione ad un futuro qualunque?
I giovani non sono il futuro. I giovani sono il presente. Senza di loro il presente non ha motivo di essere. Essi però sono quotidianamente bombardati dai messaggi dei mass media. E tali messaggi istigano ad una pigrizia culturale e nel sociale. Bisogna che i giovani prendano atto del ruolo fondamentale di protagonisti del presente. Protagonisti di oggi!
Buona parte della classe politica italiana è quotidianamente condizionata dalle prese di posizione del Vaticano. Non sarebbe auspicabile prestare maggiore attenzione a chi, come Lei, esercita il sacerdozio nei quartieri più difficili della società (e del mondo) piuttosto che ascoltare chi esplica il sacerdozio nelle lussuose stanze del Vaticano?
Assolutamente. Io sono solo un missionario. Lo sbaglio della chiesa è quello di non piegarsi addentro alle difficoltà della quotidianità. Per cui si fa difficoltà in questo modo a comunicare.
Veltroni si commosse quando venne a Korogocho, in Africa. Anche Bertolaso rimase colpito da tale situazione di povertà. Ad oggi, Veltroni è favorevole alla privatizzazione dell'acqua; Bertolaso, nel momento in cui è stato commissario straordinario, non ha avuto l'umiltà di ascoltare la popolazione di Serre. Come è possibile che tali persone, che dimostrano attenzione e sensibilità a questi problemi non agiscano poi coerentemente quando hanno il potere.
E' vero che Veltroni si commosse. Ed anche Bertolaso rimase impressionato dalla povertà di Korogocho. Il problema è che essi, e tanti altri come loro, sono stati o sono talmente presi dal sistema che perdono la sensibilità che li distingueva. Se stasera mi avessero ascoltato sarebbero stati d'accordo con me. Ma nel momento in cui si ha il potere si è totalmente presi dal sistema. Per questo ho ribadito prima che non bisogna sperare che i nostri politici ci salveranno da questa situazione di crisi. Non saranno loro a tirarcene fuori. C'è bisogno dell'impegno attivo di tutti!
A Roma, presso la Facoltà Valdese, teologi di diversi culti religiosi, atei, intellettuali, scienziati si interrogano sui mille volti di Gesù. Qual'è il volto di Gesù che ha incontrato Padre Alex Zanotelli?
Gesù che combatte l'imperialismo romano, nel tempio!

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