A cosa serve questa democrazia? - Cronaca e politica, fatti e misfatti

La politica e la società italiana rischiano di piombare in un piattissimo bipartitismo, vedendo cancellato tutta la storia del movimentismo progressista di sinistra. Dai quarant’anni di opposizione in Parlamento, alle manifestazioni in strada, quei movimenti hanno stimolato e guidato i processi di riforma economica, sociale e culturale dell'Italia del dopoguerra.
Il tallone d'Achille della sinistra sarebbe l'economia. Così com’è, come si svolge. Il punto è che l'economia è un campo riformabile, come tutti gli altri. L’economia può essere anche altra rispetto a quello che oggi è. E l'economia su cui abbiamo organizzato le nostre vite è anche fonte di molte ingiustizie.
Percorrendo a ritroso le cause che generano il disastro ambientale, il lavoro non tutelato, le grandi inefficienze amministrative, l'utilizzo fraudolento di fondi pubblici, o altro ancora, si arriva ad un elemento decisivo: il denaro. Le dimostrazioni pratiche ce le fornisce anche la cronaca locale. Il Tribunale di Salerno ha disposto, su proposta del pm Antonio Centore, una misura di prevenzione nei confronti del geometra Fernando Ferrara, dirigente all'ufficio tecnico del Comune di Battipaglia, ritenuto "elemento socialmente pericoloso", ma assolto per insufficienza di prove nel (tristemente) famoso "processo California", che ha scoperchiato i torbidi intrecci nella Piana tra politica, economia e camorra. Il provvedimento prevede la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune per tre anni, il sequestro di beni per dieci milioni di euro (tra cui venticinque appartamenti), di cui ora l'interessato dovrà provare la legittima provenienza. L'attività investigativa della procura salernitana potrebbe confluire in un troncone di indagine collegato al "California", processo per il quale i magistrati stanno lavorando per la fase di appello. Dovessero essere confermate le tesi accusatorie, secondo le quali il dipendente comunale avrebbe deviato alcune decisioni dell'ente (appalti, concessioni pubbliche) a favore dei clan della zona, ci troveremmo dinanzi all'ennesimo caso di connivenza tra la criminalità organizzata e la pubblica amministrazione. Insomma, mentre ci si appassiona su programmi, discorsi, statistiche, confronti e comizi, l’ombra della criminalità organizzata torna a fare pressioni sulla macchina amministrativa, cercando e consolidando rapporti con l'uno o l'altro schieramento politico, adoperandosi per l'appoggio dei "colletti bianchi" che reggono la burocrazia locale.
Come diventa possibile una bonifica di queste istituzioni? Un affievolimento della centralità del denaro nelle attuali modalità di produzione, distribuzione e acquisizione di beni e servizi, potrebbe essere la soluzione? A fronte di un auspicabile ricambio politico e di maggiori controlli, senza un'azione riformatrice così ambiziosa, le logiche del profitto e dell'accumulazione sovrasteranno ogni cosa. In un contesto del genere vengono accettate dalla comunità, le tante distorsioni nelle gestione degli affari pubblici e privati. Di qualsiasi tipo e settore si parli, compresi quelli della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, così come della sicurezza personale e sociale del lavoratore. Ecco, quindi, la mozzarella di bufala alla diossina che prima uccide qualche consumatore, e poi manda sul lastrico l'allevatore onesto della Piana del Sele. Ecco, quindi, il Cdr che inquina i corpi dei battipagliesi e che nega loro il diritto al respiro. Ecco, quindi, il rogo della fabbrica di materassi, di Montesano, in cui perdono la vita due donne.
E allora, a cosa serve un'elezione democratica, se poi è destinata a non sortire effetti? Perché la sfida è limitata all'alternanza al governo del Paese e invece non ci si confronta sulla grande sfida di un cambiamento radicale delle regole economiche? E' proprio il caso che scompaia la sinistra? Di certo, farebbe comodo a qualcuno, ma non a tutti.

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