‘O sceriff’ e a’ fressolla - (ovvero la legalità in salsa ebolitana)


Il nostro “sceriffo con la fascia tricolore” stava dormendo sul tetto del municipio. Per meglio vegliare sugli ebolitani. Col cappello calato sugli occhi e la mano sul calcio della sua “colt 45”. John Wayne a suo confronto avrebbe fatto la figura del “puveriello”.
Stava sognando di cavalcare il suo nero stallone “Furia cavallo del west” e (come facevano i “cow boys”quando spostavano le mandrie di vacche) di radunare interi gruppi di “marocchini” e, sparando in aria, di spingerli verso i confini con il “Messico” (nel caso nostro Capaccio!), guadando il fiume “Colorado” (nel caso nostro il Sele!). Nel frattempo a 10 km di distanza un “marocchino” litiga con un rom; perde la pazienza e gli suona una “fressolla” sulla testa.
Il suono è spaventoso! Qualcuno ha parlato di “esplosione atomica” forse, ha sostenuto un nostalgico naziskin, se recuperassimo le teorie del Lombroso per capire cosa c’è nella testa di un rom, capiremmo quell’incredibile fenomeno acustico.
La gente della Piana svegliata di soprassalto si rintana in fretta e furia nei rifugi anti – atomici, appositamente costruiti. Certo hanno dovuto parlare di “annessi agricoli”, perché un PRG firmato “Giuseppe Stalin” ne proibiva la costruzione (meno male che ora l’hanno “variato”, se no manco le “torri gemelle” all’ingresso di Eboli si potevano fare!). Certo qualcuno ha esagerato: due o tre piani, sette o otto stanze. Ma se uno deve rifugiarsi in pieno attacco atomico, almeno consentiamogli di stare comodo! Quante storie! Subito arriva il “fantasma”, quello che turba i sonni dell’assessore, e parla di abusivismo. Meno male che neanche il suo partito parla più, preso com’è a trasformare una cifra, “777” (non è la marca di preservativi; è il numero di voti presi dalla sinistra il 13 aprile), in un grande successo. (Sembra che qualcuno abbia proposto di aggiungere due 7 a quella cifra, ma poi si è arreso, perché gli elettori ebolitani risulterebbero inferiori a quel numero).
L’esplosione “r’ a fressolla” sulla testa del rom, sveglia lo sceriffo. È costretto a interrompere la “transumanza” dei “marocchini”; cade di sella (porta male! E se cadesse dalla poltrona?); “Furia” s’impenna. Un casino, insomma.
Lo sceriffo s’incazza: adesso basta! Sti’ marocchini hanno rotto i “coglioni”!
Detto fatto! Afferra la “45” a inchiostro liquido e in nottata stessa partono le “missive” per il Ministro dell’Interno, il Presidente della Giunta Regionale, il Prefetto, il Questore, il Comandante dei carabinieri. Qualcuno si è chiesto se la lettera fosse indirizzata anche all’esercito, ma quello è il “fantasma” dell’assessore, quindi non fa testo. Più preoccupante è il “coinquilino” al Comune, che si è chiesto se la lettera fosse stata spedita anche all’ONU.
Il contenuto del messaggio è netto, come s’impone a “Wyat Earp” (sfida all’OK Corral!): decine di marocchini, ubriachi, hanno aggredito gli operai del cantiere, con l’evidente intento di bloccare lavori di primario interesse (il GACP che così faticosamente stiamo cercando di spacciare per un Centro Commerciale!). Intervenite subito e sgombrate “l’accampamento marocchino” (S. Nicola Varco). A Salerno si spaventano: ma vuoi vedere che ha rifatto il suo sogno ricorrente, quello in cui guida l’assalto alle prigioni del paese, per prelevarvi i 10 marocchini imprigionati per aver bevuto una birra, ed in attesa del giudice, e farsi giustizia da se con la “corda ed il sapone”, come avveniva a “Tomstone” nel vecchio West!
Ma lo “sceriffo con la fascia tricolore” non può rimettersi la fascia, sarebbe quella breccia che tanto aspettano. A partire dai componenti della sua maggioranza. Non vuole fare come il collega salernitano, che è stato “paccariato” da una “puttana”.
E allora si ritira in meditazione. Qualcuno giura di averlo visto sul tetto del municipio nella posizione yoga del “fior di loto”, quasi ad estraniarsi dal mondo. Due giorni e poi un urlo sconvolge il quieto andamento della vita ebolitana: “Ho trovato!”.
Ancora una volta, rapida come la folgore, nella mano dello “sceriffo con la fascia tricolore, compare la “colt 45 - biro blu a inchiostro liquido” e stavolta è un’ordinanza. Destinataria: “a puttana” che “paccarea” gli sceriffi.
Un colpo di genio! Quella “paccarea” lo sceriffo salernitano, e quello ebolitano le lancia una pubblica sfida, da tenersi all’alba, sulla litoranea di Eboli. La gente è già sui bordi del marciapiedi per assistere al duello!
Quando si dice “tenghe ‘e palle”!
L’ordinanza è precisa: vale per tutto il territorio comunale ma innanzitutto per la litoranea dove è stata avvistata la pericolosa “puttana”. Chi si ferma con l’auto per trattare “prestazioni sessuali” è punito! Chi manifesta l’intenzione di prostituirsi è punito! Chi offende il comune senso del pudore col suo modo di vestire è punito! Certo i soliti cavillosi non mancano mai. Puntuale arriva il “fantasma dell’assessore” a rompere:
1) ma i papponi, i protettori, gli sfruttatori, che fine hanno fatto? Ma noi siamo sceriffi mica factotum. Una cosa alla volta!
2) Ma se uno si ferma con la bicicletta, viene multato? No, quelli sono marocchini e lì interveniamo col decreto Maroni. Con la Mercedes e i Suv è gente del posto.
3) Ma per sapere se uno si è fermato per trattare il prezzo come si fa? Il vigile si avvicina, bussa al finestrino e, toccandosi la tesa del cappello, chiede: “scusi, lei sta trattando una prestazione sessuale?”
E se per caso quello è il fidanzato della ragazza “che quindi non è una puttana” gli risponde: “e tu chi sì?” Niente paura! Pare che l’assessore alla sicurezza (vi giuro che c’è. Lo so che nessuno se ne è accorto, ma è solo per distrazione!) abbia già provveduto: ogni ragazzo che viene sul territorio ebolitano, deve munirsi di apposito documento su cui debbono essere impresse le impronte digitali della propria fidanzata. Nel caso da manuale di cui sopra, al vigile basterà confrontare le impronte del documento con quelle della ragazza con cui il tipo stava parlando e tutto si chiarisce.
Due piccioni con una “fava” (è il caso di dire): da un lato possiamo dire “Maroni ci fa un baffo!”; e dall’altra un ulteriore ammiccamento alla chiesa: altro che coppie di fatto. Ad Eboli manco i tradimenti fra fidanzati saranno possibili: tolleranza zero!
4) e se i vigili trovano una ragazza in bikini, che da un campeggio della litoranea sta scendendo in spiaggia per il bagno? E se la sera i vigili fermano un gruppo di ragazze che passeggiano sulla pista ciclabile in minigonna e top? Che fanno, le fermano e le multano per oltraggio al pudore? O chiedono “scusi, ma lei è una puttana? Ci sembra che ancheggi troppo ed ha messo troppo rossetto!” Lì vicino potrebbe esserci il padre, o il marito, o il fidanzato. E se anch’essi sono per la “tolleranza zero?”. Niente paura, anche qui l’assessore alla sicurezza, ormai un protagonista, sta prendendo le opportune contromisure. C’è chi giura di averlo già visto! Presto sotto la targa con la scritta “Marina di Eboli”, verrà posto un cartello riportante il seguente Avviso: “ è fatto obbligo per le donne che passano o sostano sul territorio di Eboli, anche per fare il bagno, indossare il burka integrale in ogni apparizione pubblica! Ogni inottemperanza sarà punibile con la lapidazione”.
E poi diteci che non siamo una terra “multietnica”: abbiamo assunto usi e costumi islamici. Cosa volete di più? L’unico problema, sembra, è rappresentato da lei, “’a puttana” dallo schiaffo facile che, appresa l’ordinanza, sta cercando lo “sceriffo ebolitano” con la fascia tricolore. Ma niente paura, il solerte assessore alla sicurezza ha già provveduto per la scorta armata (4 contractor reduci dall’Iraq. Mica siamo scemi! Del resto un convenzionato in più o in meno… l’unico problema è sempre lo stesso, quale tessera debbono avere in tasca i pistoleri?
Povera Eboli!
S’i fossi foco arderei l mondo

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